Lo studente lavoratore è ufficialmente latitante: è stato emesso un mandato di cattura vivo o morto (dentro). Chi lo consegnerà alla giustizia riceverà una lauta ricompensa di ben 1 CFU, ma valida solo per chi ha aggiunto “Laboratorio di cacciatore di taglie (p)” al proprio piano di studi, presentando una dettagliata relazione del processo di cattura, con almeno due settimane di anticipo rispetto all’appello verbalizzante.
Hanno emesso il mandato di cattura i seguenti soggetti:
- Il capo dello studente lavoratore: stufo dei continui ritardi con cui si presenta al lavoro e della totale assenza di zelo nello svolgere le mansioni a lui assegnate. Il visionario imprenditore della “Padanian Valley” ha dichiarato: «gli regalo un’opportunità lavorativa in un ambiente dinamico e sfidante e lui mi ripaga così! Per non parlare della barca di soldi che gli do per studiare quella roba lì che fa lui, l’ingegneria della disoccupazione». Indiscrezioni rivelano che lo studente si occupasse di consegnare pizze a domicilio e che fosse pagato in cambiali e tessere del kebab.
- I professori dello studente lavoratore: la frequenza a lezione dello studente è misera e la partecipazione ai dibattiti è inesistente. Ormai è acclarato che chiunque non sia in grado di presenziare agli insegnamenti sia uno sfaticato o un delinquente. Un docente, che ha preferito restare anonimo, afferma: «una volta il mio cane è riuscito a scavalcare il cancello di casa mia ed è corso in strada, a quel punto un’auto l’ha investito. Non ho dubbi: è stato uno studente non frequentante!».
- Gli amici dello studente lavoratore: nella sua compagnia solo pochi veterani hanno memoria dell’ultima serata passata con lui. Mentre si accende una sigaretta, uno dei suoi compari ci racconta: «studente lavoratore? Non sentivo questo nome da un pezzo… Nel nostro tavolo, al bar, lasciamo sempre una sedia vuota per lui. Una volta ci abbiamo anche trovato sopra alcune gocce di birra. Ci hanno ricordato che lui è ancora là fuori, da qualche parte». Il gestore del locale ci tiene a far presente che il suo conto non è ancora stato saldato.
- Il letto dello studente lavoratore: abbandonato, affranto, disperato, è lui il vero cuore spezzato di questa triste vicenda. Il loro rapporto ha cominciato a incrinarsi quando lo studente ha progressivamente anticipato l’ora della sveglia e posticipato l’ora del coricamento. Il mobilio ha confessato ai nostri microfoni: «una volta potevamo farci due coccole anche dopo pranzo, ormai non parliamo neanche più». Ci ha anche mostrato un biglietto, l’ultima traccia lasciata dallo studente, che recita: “sei il mio incontro preferito e il mio addio più doloroso. Perdonami”. Il letto piange lacrime inconsolabili.
Il collegio didattico ha emanato una norma nel tentativo di stanare lo studente lavoratore. Fonti non verificate rivelano il coinvolgimento di agenti della CIA nell’ideazione del piano per acciuffare il fuggiasco. Dopo il successo riscontrato nella cattura di pericolosi terroristi, hanno concentrato i propri sforzi su un criminale ben più temibile. L’idea è semplice: abolire le registrazioni delle lezioni, in modo da spingere lo studente a uscire allo scoperto e catturarlo una volta per tutte. Per troppo tempo questi video gli hanno permesso di rimanere nascosto nell’ombra al sicuro, per troppo tempo gli hanno consentito di rivedere gli appunti presi in velocità, per troppo tempo hanno portato tranquillità in un calendario didattico frenetico.
A questo punto si attende la mossa dello studente lavoratore, per questo siamo tutti chiamati a riportare alle autorità ogni suo possibile avvistamento. Riportiamo brevemente i suoi segni particolari: pallore e occhiaie. Attenzione: se si nota anche una folta pelliccia a macchie nere, l’autorità da contattare è il WWF. La caccia è aperta.
Luca Montagnana